Il tempo dell’apprendimento
Vincenzo (18 anni) ha scoperto la passione per la chitarra frequentando un corso (PON) di musica in una scuola secondaria della periferia a nord di Napoli. I progressi maturati in pochi mesi lo hanno portato a ricoprire il ruolo di chitarrista solista nel gruppo rock del nostro corso di musica d’insieme. L’apprendimento della musica non dipende dal tempo cronologico bensì da quello psicologico. Ma qual’è la differenza tra tempo cronologico e il tempo psicologico? Il primo riguarda la parte oggettiva del tempo, ossia il conteggio nudo e crudo di secondi, minuti, ore, giorni, settimane e via discorrendo; il secondo concerne la parte di percezione del tempo che non è mai uguale al primo e dipende dalla struttura della psicologia delle persone. Dunque, un conto è il tempo neutrale da orologio, un conto è come detto tempo viene interpretato. Per tale ragione è molto probabile che prevalga frequentemente il tempo psicologico giacché non è semplice annullare l’azione dei filtri percettivi individuali. Allora il tempo dell’apprendimento è un tempo psicologico che varia da persona a persona. Vincenzo ha trovato nella musica il suo tempo psicologico che ha scandito il ritmo della sua crescita personale e del suo riscatto. Ci sono state tante storie di musicisti che hanno avuto alle spalle una storia fatta di riscatto, di speranza, di ricerca di possibilità e di opportunità. Ma il riscatto non è necessariamente affermarsi come musicista. Riscattarsi significa diventare un buon cittadino, capace di saper vivere nella società e fare della propria vita ciò che si vuole. Ed ecco che la musica è e deve essere anche un mezzo di educazione sociale.
Vi mostriamo una piccola parte del video (saggio 2018) che lo vede solista nel brano dei Pink Floyd “shine on you crazy diamond” . Grazie Vincenzo !!