“La volpe pescatrice” è un brano per chitarra, scritto ed eseguito da Marcello Parisi, dedicato alla magia del Cilento. La foto che accompagna l’ascolto del brano è del fotografo Roberto Simoni
Dopo aver passato splendide serate in compagnia di amici a Battaglia (fraz. di Casaletto Spartano), scendevamo verso Sapri percorrendo con l’automobile le strade di montagna tipiche del Cilento. Quasi sempre incontravamo delle volpi che, alla vista della macchina, scappavano per nascondersi dietro qualche cespuglio. Con un guizzo, dopo averci osservato e studiato per qualche secondo, si intrufolavano tra gli arbusti e sembrava quasi che ci seguissero fra i rovi per raggiungere con noi la costa, e “andar via” dal loro habitat naturale. Mi è venuto spontaneo associare questa immagine all’identità stessa del Cilento: a metà strada tra terra di mare e natura di montagna, è come un susseguirsi di vuoti e pieni in una dimensione ibrida che affascina e seduce.
La musica che propongo ha infatti una dimensione duale, nella quale il modo maggiore, dialogando col minore, costruisce una trama ritmico-melodica che racchiude il senso del movimento della natura del Cilento: il luccichio del mare in opposizione al mistero cupo del bosco di montagna. La “volpe pescatrice”, animale immaginario che osa attraversare il limite, la naturale barriera che separa le esistenze marine e terrestri, compie la sua metamorfosi grazie al mare, fonte di nutrimento per il suo nuovo corpo. La sua trasformazione è allegoria dell’alienazione dell’uomo moderno che, per sfuggire ai luoghi “comuni” della famiglia e della società, si rifugia nell’isolamento dell’essere “diverso” e nella conseguente incomunicabilità con i propri simili.
Ringraziamo Roberto Simoni per aver concesso la pubblicazione di questa bellissima foto.